Al Festival col Personal

Messo così, potrebbe sembrare un titolo ad effetto. E invece no, è la realtà. Che mi invidierete tutte (parlo al femminile solo perchè la velocità di comprensione è maggiore nelle donne, fatta eccezione per Flavia che sta ancora whatsappando con Tommaso Crociera). Invidierete bonariamente, perchè scoprirete potrete gioirne anche voi.

Premessa doverosa è dirvi che io nasco boa, elemento tondo e da acqua: pozzanghera, stagno, lago, piscina, acqua della pasta, ma acqua. Io fuori dall’acqua dopo 100 mt di corsa annaspo come una trota tirata fuori dal laghetto da pescatori di tonno del supermercato. Quando alle superiori la prof intonava “e ora facciamo il test di Cooper”, maledicevo il dottor Cooper e mi auguravo lo spedissero a zonzo nel cosmo coi suoi pazienti astronauti. Mi risulti sia ancora in giro questo arzillo novantenne: ricordo ancora i fiatoni e le guance fucsia dopo manco 2 minuti. 12 ne doveva inventare. Maledetto.

Sempre odiato le palestre con tutti polli bipedi che si specchiano manco fossero Grimilde baciandosi i bicipiti perchè ho sempre pensato uno in palestra si liberasse dalle tensioni, invece mi son sempre trovata alla fiera del fashion, tutte truccate e attillate; io più la gattara con le maglie dell’alpitour. Quelli da “ti faccio la scheda, così andiamo agli attrezzi”, e io “no grazie, fatti solo gli affari tuoi cosi puoi andartene aff faregliesercizi”

Poi ho conosciuto Lui. Alto, longilineo, con passo agile e non a papero coi gli interni cosce sfrigolanti, con le spalle larghe ma non con le braccia a parentesi, con in mano un pennarello e non una tanica di albumi. Lui spiega ogni cosa che ti propone, lui non ti dice che diventerai Belen, lui ti fa passare 45 minuti con parole sconosciute dando loro un senso. Io dopo la prima sessione ho scritto a sua moglie dicendole che suo marito mi aveva fatto stare bene. Ho evitato di dirle che la sciura dopo di me parlava di massaggi con attrezzi strani, non essendo ancora a livello pro, ho preferito tacere su ciò che non conosco.

Lui è MPT (leggasi Empiti= My Personal Trainer). Lui mi ha fatto conoscere la Box Jump, che per me poteva tranquillamente essere un tavolino per patatine, mi ci ha fatto saltare sopra e mi son sentita Cristiano Ronaldo (poi nel posteggio ho trovato la mia peugeot e ho capito di non esser manco Georgina). Ragazze, saltare sulla box. Io. Che fissavo i video della Canalis credendola un essere mitologico. Al battesimo del Mountain Climber, ho pensato mi volesse presentare Messner. All’ “e ora facciamoci un Jumping Jack” ho pensato potesse essere un cocktail proteico. Quando ho letto sul programma BARCHETTA, ho capito era l’allenatore giusto per me. Acqua, Barchetta: stessa lunghezza d’onda. Onda.

Dopo due figlie che non hanno disastrato ma manco aiutato il fisico, una situazione lavorativa pessima, la piscina che sembra un miraggio nel Sahara e troppi brutti pensieri insieme, mi sono voluta regalare del tempo solo per me, mi sono regalata ciò che mai avrei pensato: un bel personal trainer col pacchetto – scusate, invertite l’ordine delle parole: un bel pacchetto col personal trainer. Per inciso, non è un personal trainer che ha preso l’attestato dopo 5 ore a vedere i video di Jill Cooper eh: è un professionista, ha studiato per fare ciò che fa, sa quali sono gli esercizi migliori, li sa spiegare, motivare.

Non sono diventata Belen, manco mi serviva, ma ora so di avere dei muscoli che prima manco sapevo esistessero. Elevatore della scapola poteva essere il nome di un modello di ascensore e grande gluteo un modo carino per dire Culo a Portaerei. Ieri era la nostra ultima lezione e un po’ di malinconia da acido lattico m’è salita. Ora che io e i burpees eravamo diventati amici. Con Burpees non vi vengono in mente degli animaletti saltellanti??

Il sound delle sessioni con MPT spazia da Gigi d’Agostino a Gianni Morandi. Ebbene sì amiche, lui è pure il giusto mix tra la nostra adolescenza ormai andata a puttane insieme al nostro metabolismo e la nostra vecchiaia che ci attende con capsule sui denti e tinte ogni 5 settimane per evitare effetto Shakira al negativo. Ieri facevo i plank e le trazioni con Mahmood&Blanco, sudavo con la fitball e Massimo Ranieri. Questo per dirvi di non lasciarvi sempre ingannare da immagini fighe corsi wow e robe struse. La semplicità e competenza vincono sempre. Anche se in sottofondo c’è Ana Mena che in realtà pare stia cantando una serenata neomelodica sulla costiera amalfitana.

Con questo pezzo voglio mettere sulla piazza e ringraziare per le pezzate Riccardo Lomio che con la sua parlantina fluida e suadente fa sembrare simpatico pure lo squat isometrico (al dirlo da sola al buio mi fa paura). Il suo caldo sorriso a 18 gradi scarsi, i suoi elastici colorati che ti propone come le girandole al semaforo, i suoi “vai con l’ultimo affondo” mentre tu pensi ad un coltello che si tuffa in una teglia di tiramisù, per appunto, un ultimo affondo. Riccardo che con la massima ingenuità ti dice che deve fare una dieta ingrassante perchè brucia troppo, mentre tu lotti per non far uscire il rotolo dai pantaloni perchè lo schiacciano troppo. E tu non riesci manco ad odiarlo nella sua snellitudine. Riccardo che con la cam infingarda ti si piazza davanti col cell e ti fa vedere l’eleganza delle tue alzate laterali ricordandoti che la schiena deve inarcarsi…tu vedi un dromedario perfetto e capisci che al tuo nome manca quell’H del deserto.

Ragazze, ragazzi (ora le battute son finite e potete capire anche voi): regalatevi la consapevolezza di star bene attraverso l’esercizio fisico. Riccardo e la sua squadra avranno la soluzione giusta per ognuno di voi. La giusta canzone, la giusta armonia.

Sento già il DiStacco. (questa non so quanti l’hanno capita).

Via Matteotti 84, Casciago – presso Tennis Club Varese

3 pensieri riguardo “Al Festival col Personal

    1. Sull’autogestione dipende se sono in solitaria o con minime a carico😁🏋🏻‍♀️
      Metafore facili con certi nomi.. ma si può chiamare una roba Jumping Jack? E nel mio cervello subito Di Caprio che zompetta sul Titanic come la Vispa Teresa🤪

      Piace a 1 persona

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