Tu scendi dalle stelle, oh Re del cielo, e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
Son 70 giorni che dal cielo vedo solo scendere bombe: classiche, al fosforo, di ultima generazione. Diciamo che in fatti di opzioni di tipologia di armi, l’uomo é decisamente piú fornito rispetto ad un bar dove chiedi un qualcosa di senza glutine.
Siamo nel 2023, negli anni dell’Intelligenza Artificiale. Peccato di naturale faccia fatica ad esistere pure l’empatia, nemmeno in versione bio in qualche negozio specializzato. In una realtà dove puoi accedere alle informazioni provenienti dall’altra parte del mondo, quando incappi in un genocidio in diretta, i grandi canali storici non ne parlano, meglio ancora: ne parlano ma spalleggiando i carnefici: perché con una fantomatica motivazione di diritto all’autodifesa pare tu possa bombardare 25000civili, uccidere 90 giornalisti, togliere elettricità e acqua, assaltare ospedali, invitare con un volantinaggio che nemmeno le promo dei supermercati, ad andare verso sud. Per poi esser bombardato anche lí, sia chiaro. Perché i valichi sono chiusi. Mica a causa della neve come sullo Stelvio, no. A causa degli stessi stronzi di prima che lanciano bombe&volantini. Come in una sorta di labirinto sadico, dove i poveri semi sono costretti a spostarsi da una parte all’altra del tabellone di gioco visto che il terreno continua a mutare e gli uccelli li riducono in un angolo per poi distruggerli.
Talmente la propaganda muove la narrazione, che devo parlar di semi e uccelli, manco fossi in un film di Tom a parlare della Zampa di Lepre. Io che ho piú piante che follower mi ritrovo stories censurate e post rimossi. Poi peró in una piazza di Modena un Sindaco fa piazzare un carro armato con bandiera Uccello di Rogo come addobbo natalizio e noi cretini dovremmo pure fare oh. Noi, perché almeno 7000 semini non possono piú fare Oh.
Come in ogni questione, sono consapevole ci siano migliaia di persone che nel loro piccolo fanno da cassa di risonanza per le angurie, nelle piazze, nelle dirette, nelle discussioni con colleghi e amici che ti invitano a “parlare meno della questione”. Ahimè, duole a 40 anni saper che sposta di piú l’opinione della gente una frase di un influencer che 100 anni di storia, ma duole ancora di piú constatare che l’informazione, che di per sé dovrebbe essere libera e oggettiva, in realtà sia solo al soldo di qualcuno. Farete da soli un ragionamento sull’uccisione di circa 90 angurie appartenenti all’albo. Magari per il fatto non siano sul banco di nessuno? Il muro di fantomatica ignoranza abbattuto, chi sceglie di non vedere diventa complice. Complice di crimini contro l’intero genere umano.
Sentirsi a posto e sicuri col culo sul divano è deplorevole.
Quei 25000 semi stanno già germogliando in silenzio nella resilienza e forza di un campo non arato. Chi continua ogni giorno, bozzato dalla grandinegranate, colpito dalle raffiche di pioggia piombata, avendo anche perso compagni, compagne e semini fa ribollire in me la necessità impellente di spietrare quel terreno, installare una rete antigrandine e tanti antiriflesso per tener gli uccelli occupati a lisciarsi le piume.
Se dovessi morire,
tu devi vivere
per raccontare
la mia storia
per vendere le mie cose
per comprare un po’ di carta
e qualche filo,
per farne un aquilone
(fallo bianco con una lunga coda)
cosicché un bambino,
da qualche parte a Gaza,
guardando il cielo
negli occhi
in attesa di suo padre che
se ne andò in una fiamma
senza dare l’addio a nessuno
nemmeno alla sua stessa carne
nemmeno a se stesso
veda l’aquilone, il mio
aquilone che tu hai fatto,
volare là sopra
e pensi per un momento
che un angelo sia lì
a riportare amore.
Se dovessi morire,
fa che porti speranza
fa che sia un racconto!
Refaat Alareer