IL MARCIONE

 

Io non è che voglio scrivere per forza tutti i giorni; ma quando mi si palesano esempi così impattanti, non riesco a non digitare. La parte di razza umana che non è avariata, è varia e oggi ho assistito ad uno spettacolo che ha ispirato la specie con la quale tutti, prima o poi, vengono a contatto: i Marcioni. E non mi riferisco ai seguaci del movimento del Marcionismo che prende il nome dal vescovo teologo greco Marcione. Con il termine Marcione, usato in modo colloquiale per lo più nel nord Italia (forse) si indica colui che scrocca puntualmente ad ogni occasione possibile immaginabile.

Per info qui di seguito la definizione del verbo Scroccare:

  • v.intr. (aus. avere) [sogg-v] Vivere a spese di altri
  • V.tra [sogg-v-arg] Farsi offrire qlco. da altri senza spendere niente; anche con specificazione della persona cui si chiede qlco.: s. le sigarette agli amiciin senso fig., ottenere qlco. senza averlo meritato: s. una promozione

In casi di ira acuta si può arrivare ad apostrofare il marcione con “morto di fame” o “scroccone di merda”, ma per il quieto vivere, Marcione può bastare come espressione del proprio pensiero.

Il Marcione è il fumatore seriale che non fuma mai le proprie sigarette perché le dimentica in macchina, è l’uomo del sabato sera che non usa mai la sua auto perché è sempre a secco, è colui che a cena offerta dalla ditta mangia inaspettatamente come un silos (lui che quotidianamente mangia sì e no una scatoletta di tonno). E alcuni di questa razza hanno pure il coraggio di lamentarsi a pancia piena.

Fare un favore al marcione equivale ad accollarsi un parassita, ricordatevelo. Offrite una sigaretta al marcione e diventerete il suo Mr Marlboro a vita. Il marcione non prova vergogna nello scroccare, quindi non sperate in una sua redenzione volontaria, continuerà a stupirvi.

Il marcione può anche usare le vostre battute per farsi passare per simpatico, ovviamente non le capisce, le ripete e basta: e con chi non lo conosce, può funzionare. (Spesso il marcione sa vendersi bene con leccate di velluto e paroloni ad hoc). Al momento purtroppo non conosco una cura per debellare questa mutazione genetica dell’essere generoso: espressioni schifate e “madddai” convinti non funzionano.

Provate con l’effetto sorpresa: voi con sigaretta in bocca accesa e alla domanda “ne hai una?” uscitevene con eleganza: “no, ho appena smesso – però ho un COMPRATELE se vuoi”.

Magari funziona, magari no, però vi darà soddisfazione.

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