CRISTINA
<<Sarà stato rapito dagli alieni, per questo non risponde.>>
<<Fede, non esistono gli alieni, al massimo sarà svenuto fuori da qualche locale, o inghiottito da qualche privé>>
<<Ti dico che esistono invece, l’ho visto a Mistero l’altra sera, un ragazzo stava raccontando che l’hanno rapito nel sonno per fare dei test strani..diceva che vogliono analizzare il nostro cervello per capire a che punto siamo della scala evolutiva.>>
<<Perfetto, allora dopo questa direi che puoi tranquillizzarti: Mirco non potrebbe mai essere la scelta aliena se l’obiettivo è veramente lo studio del cervello. Lui ne è sprovvisto. E se dobbiamo collocarlo nella scala evolutiva..beh, io lo collocherei tra “bipede da Mojito” e “bipede da Caipirinha”.>>
<<Tu non capisci Cri, sono sicura che è lui quello giusto. Lo sento. Non è come le altre volte, lui è diverso!>>
Dove lo sentisse non mi era ancora del tutto chiaro. Sicuramente in un punto dove non prendeva bene il segnale del suo intuito: Mirco era il terzo “giusto” nel giro di circa un anno e ormai stavo perdendo le speranze. E in alcuni momenti persino la pazienza. I nostri 15 anni erano passati da un pezzo, ma lei sembrava non riuscisse ad abbandonarli nell’affrontare i rapporti interpersonali: si lanciava senza paracadute in ogni conoscenza, incurante del suolo in avvicinamento, concentrata solo sulla sensazione di libertà e leggerezza che il vento le regalava. Ma il suolo puntualmente arrivava, secco, di schianto, granitico.
Io l’avevo messa in guardia su Mirco – Mirco all’anagrafe ma MirKo su Facebook- non che Internet sia mai stato indice di verità assoluta, ma se uno si autoproclama Re Della Notte e il massimo pensiero digitato é “Su le mani, gente!”..un’amica si preoccupa. Alto, moro, due fanali azzurri incastonati come due acquamarine in quel viso angelico: affascinante era affascinante, per carità…finché restava in silenzio, fermo e sobrio.