Scommetto che molti dei vostri amici igniioranti hanno scoperto che l’Accademia della Crusca non é un ente che distribuisce alimenti per bovini e suini, ma bensì l’istituto nazionale per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana solo grazie ai millemila post di facebook di questi giorni. E poi si pensa che facebook non serva. Valàvalà.
Quand’ero piccola le mie amichette volevano la Barbie Sirena, la Barbie Principessa, la Barbie tossica..io invece volevo LoZingarelli. Inconsciamente ero già una bambina portata all’integrazione e votata alla lotta contro Salvini, a pensarci oggi dopo oltre vent’anni. La mia ambizione era leggere tutto il dizionario. Ma tutto tutto. A 8 anni la parola “abbracciabosco” ti sembra meravigliosa, perché ti immagini ci siano un sacco di persone che vogliono bene alla natura che vanno in giro per le fresche frasche a saltellare e sorridere accarezzando i fiori e allargando le braccia intorno ai tronchi..e quando leggi il significato <<BOT, pop. Caprifoglio>>, tu credi sia una sorta di creatura mitologica, mezzo capriolo e mezzo foglia. A 30 anni se chiami qualcuno Abbracciabosco di sicuro ti stai riferendo ad un amico sbronzo che con più alcol che sangue in corpo abbraccia qualsiasi cosa, alberi e lampioni compresi. Esiste anche “abbracciafusto”, parola che al giorno d’oggi potreste affibbiare alle vostre amiche strusciapali, con tutt’altra connotazione rispetto a quella botanica originaria.
Volete usare “petaloso”? E usatelo! Ci sono miliardi di parole che non utilizzate, ci sono miliardi di parole da inventare, miliardi di locuzioni e lemmi che potreste evitare..tipo “skillato”, “bella zio”, “stai tranqui”…ma se non sapete cosa vuol dire meeting, usate “riunione”. Se sugar free lo scrivereste sciugarfrì, usate “senza zucchero”. E se pensate che power sia il cognome dei Rangers, informatevi e usate “energia, carica”. Usare parole straniere senza conoscerne il significato non fa fighi, fa ridere, ma nel senso di de-ridere pietosamente. Io sono felice che il piccolo Matteo abbia usato un nuovo termine e sono ancora più felice che la sua maestra l’abbia elogiato. Ho sempre detestato chi usa parole come “bello”, “cosa”, etc etc..ci vuole inventiva gente, varietà.
Anch’io voglio dare il mio contributo alla lingua italiana e dopo circa 6 ore dall’illuminazione, posso confessarlo: ho detto per la prima volta ad un uomo “Ti Ano”. State calmi, inutile che pensiate sia un invito sessuale esplicito. Maliziosi perversi. Ha un significato più profondo del vostro vile pensar osceno. Voi maschietti non so, ma sono sicura come é sicuro che lo smalto Kiko si sbecca dopo 1 minuto che l’hai messo, che voi donnole avete un essere maschile che vi fa girare il culo a velocità supersonica. Spesso, se non sempre. Ma so anche che voi lo adorate lo stesso. Sempre e di più. Perchè rende tutto un po’ più easy day by day dandovi un light live feeling in ogni location. Un evergreen insomma. Open, on line e relax. Safety. Anarsi é un sentimento meraviglioso se si ha la fortuna di provarlo. Vi ossigena tutte. Non il cuoio capelluto, ma ogni singola cellula. Esternatelo, urlatelo, sussurratelo,… non logoratevi lo stomaco e il fegato e gli altri organi tipo il cuore (quest’ultimo già fa casini da solo, quindi lasciatelo calmo quando potete).
Le vostre amichette po’ spocchiose vi diranno che un diamante é per sempre, ma datemi retta: un “ti ano” fa la sua porca figura.