Il mio countdown alle vacanze estive è già cominciato. Essendo vecchia dentro, io preferisco giugno o settembre: poco casino, poco caldo e più mare non pisciato per me. Come una pensionata insomma. Voglio stare larga in spiaggia, senza trovarmi l’ascella di agosto del vicino sotto il naso, nè la pipì di un altro mentre faccio apnea. Voglio solo la mia.
Con l’appropinquarsi dell’estate, le palestre si ripopolano improvvisamente di culturisti del lunedì e di balene del venerdì. I giornali sfoderano diete da 5 kg in 5 gg e le famigerate diete a zone. Che io non ho mai capito bene bene come funzionano. Per me dieta a zona è: la carbonara la mangio A TAVOLA e il gelato all’amarena con cioccolato fuso lo mangio SUL DIVANO. E non mi ha mai fatto dimagrire.
Ovviamente con l’alzarsi delle temperature le donzelle si liberano dalle loro vesti e via con liste d’attesa dall’estetista che manco per una radiografia con la mutua, acquisti di ogni gradazione di smalto esclusivamente Kiko (perchè a 1.90 euro ci prendiamo pure il giallo urina che ci fa sembrare malate di ittero) e giù di palate di euro da Calzedonia per prendere il costume che abbiamo visto sul catalogo. Ecco appunto, lo abbiamo visto sul catalogo. Lì ci sembra fantastico. Addosso a noi, no. E certi limiti vanno rispettati: soprattutto quello della decenza. Ho sentito tette gridare aiuto talmente erano strette in micro-bikini di due taglie in meno. E ho visto chiappe moltiplicarsi come spicchi di arance tagliate in due da pezzi di stoffa irrisori. Spremute. Io sono per la libertà di sentimento, non di abbigliamento. Certe mise andrebbero multate. Per la legge del contrappasso, chi mette i sandali con le calze dovrebbe indossare un perizoma sopra le culotte, giusto per capire l’utilità e il fascino.
Tralasciamo il discorso sudore: il “pezzo ma non puzzo” purtroppo non va così di moda e spesso vince il “puzzo pazzamente di puzzola” e quando mi spiegano -è la mia pelle che è delicata e non tollera i deodoranti-, a me vien solo voglia di ribattere con molta eleganza “No sorella, l’unica qui che non tollera qualcosa non è la tua pelle. E delicata non vuol dire che non puoi toccarla con acqua e sapone. Perdio.” Peggior soluzione poco astuta ma molto usata è aromatizzare l’ascella con litri di profumo ..risultato: un eau naturelle di muratore numero 26 (26->luglio-35 gradi). Il sudore cosparso di profumo è un po’ come un covo di cimici nascoste: senti l’odore, ma non puoi cercarle, perchè se le trovi scatenano l’olezzo tutte insieme per stenderti a terra. A Milano mica vanno in giro con le mascherine per le polveri sottili, si coprono il viso perchè tu non ti depili le ascelle. Da almeno 10 anni. E naturismo un paio di palle. Vuoi vivere da naturista? Perfetto. Allora trovati un albero molto alto e lontano dal mio e soprattutto tieni giù quelle braccia quando c’è vento contrario. Io in estate voglio godermi il venticello marino, non svenire col tuo effluvio da stagionato pecorino.
E quando penso al mare mi sovvengono alla mente due immagini: le spiagge sconfinate e i gabbiani nel cielo. Nel cielo. Ribadisco: NEL CIELO. Spiegatemi perchè invece li devo trovare spiattellati sopra gli occhi di un sacco di uomin..masc..tamarr..indefinibili. Non bastavano il culo a mandolino, i fianchi a pera e le dita a salsiccia, no! Ecco arrivare loro:
le sopracciglia ad ala di gabbiano
chiariamo subito 3 punti basilari:
- ogni viso ha la propria forma di sopracciglia: se hai la faccia da mastino, 2 ali di gabbiano non ti faranno sembrare un levriero
- le ali di gabbiano hanno una larghezza propria, quella riga sottilissima nera che chiami “sopracciglia”, al massimo può sembrare una cagata di gabbiano in fase di decollo
- se sei maschio all’anagrafe e magari ti ci senti pure, invece che voler avere parti di un uccello sopra gli occhi, pensa ad utilizzare al meglio quello sotto l’ombelico
Io mi immagino più o meno così la scenda dall’estetista:
“Ciao, io vorrei farmi le sopracciglia ad ala di gabbiano”
“Ciao, mi dispiace, ma qui le facciamo solo a collo di cormorano; però se vuoi abbiamo in promozione il trattamento HAMSTER”
“Cioè?”
“Cioè ti prendiamo a schiaffi finchè il tuo criceto non ricomincia a girare”
Fortunatamente conosco solo un ex normosopraccigliadotato che è entrato nel tunnel dell’ala di gabbiano. Da allora la sua faccia non è più la stessa e faccio fatica a guardarlo negli occhi. Perchè tu uomo, non puoi avere le sopracciglia più sottili delle mie. Posso sorvolare sulle gambe depilate se sei un ciclista (ciclista a livello mondiale, non cagacazzo della domenica mattina in mezzo alla strada), posso lasciar correre se ti depili il petto (a meno che non mi fotti l’appuntamento dall’estetista il giorno prima di un appuntamento con un manzo inenarrabile), ma sulle sopracciglia non transigo. Puoi “sfoltirle appena appena per essere più in ordine”, ma se nasci col monociglio da tempia a tempia e ti fai cerettare nel mezzo come un ponte interrotto da una frana che magicamente 2 cm più in là si ricostruisce da sè e hai un’espressione costantemente da Joker che non fa ridere, ti meriti una ceretta inguinale.
E allora sì che avrai qualcosa del gabbiano. Il garrito.