Borly – settimana 37

Siamo arrivati alla settimana 37 e Borly è lungo come un mazzo di biete. Come immagine fa un po’ cagare, in effetti, ma l’importante è che non faccia urinare, perchè ultimamente anche solo aprire il rubinetto mi fa partire come una centometrista verso il water.

Sfatiamo il mito che in quest’epoca gestazionale la creatura abbia meno spazio e quindi si muove meno. Borly credo stia ultimando i passi di danza pressocché 20 ore al giorno, colpa mia che sto caricando i balli di gruppo sulla chiavetta “TRAVaglIAMO”. In alcuni momenti mi sento tipo la Sigourney Weaver in Alien – con sto alieno che mi fa ondeggiare la pancia da un lato all’altro.

La data calcolata, conteggiata, ipotizzata, dal gine decantata si avvicina e so che la vostra tentazione sarà quella di farmi domande del tipo “ma allora ancora niente?” “quindi?” “ma quanto manca?” – Ve lo chiedo for cortesy, evitate. Ho già capito di aver fatto una cazzata dicendovi il termine e se mai avrò altri bambini allungherò il termine di almeno due settimane per evitare questo presunto sfracellamento di maroni. Non ero preparata alla raffica di domande. E poi state tranquilli che come vi ho avvisato di ogni singolo sintomo, vi avviserò anche dell’avvenuta sfornata.

Approfitto già da adesso (che poi ogni giorno è buono, quindi non si sa mai) per ringraziare tutti coloro che mi chiedono “ma cosa posso regalare a Borly che manco so se é maschio o femmina?” – nell’indecisione assegni, che sono bianchi e stan bene su tutto. Se invece volete essere meno originali, Borly ha una sua simpatica lista nascita su Amazon (col mio nome che Borly non me lo accettava, chissà perchè). Col fatto che non credo avrò mai una lista nozze volevo provar l’ebbrezza di far una lista bocia. Ovviamente mi va bene anche mi facciate le pulizie una volta nato o mi rastrelliate lo sterco delle galline quando vorrete passare a trovarmi. Qualcosa da fare per ringraziarvi davvero, lo trovo, non temete.

Al momento (h 8.27) non ho nessun sintomo strano, nessun presunto prodromo si é manifestato all’orizzonte, ma io me lo immagino (quando arriverà il momento) Borly a testa in giù come un mini-batman con le braccia incrociate sul petto alla mini-tutankamon che togliendosi il pollice dalla bocca si rivolge ai suoi amici Utero, Ossitocina e Canale del Parto e sentenzia:

AL MIO SEGNALE SCATENATE L’INFERNO.

Io nella teoria sarò pronta, nella pratica ovviamente no. Quindi metto le mani avanti (poi magari i piedi per spingere) per chiedere scusa al coinquilino se dovessi insultarlo o spaccargli le mani, scusa alle ostetriche se dovessi trasformarmi nell’esorcista, scusa alle eventuali compagne di reparto se le disturberò gridando come Tarzan. Se invece non accadrà nulla di tutto ciò, scusate lo stesso questa visione apocalittica che un po’ di ansia la mette a prescindere.

Nonostante sembri il 4 novembre e non il 4 marzo continuo a pensare che Borly porterà la primavera, ho giusto un’orchidea in procinto di sbocciare da tipo 3 settimane e secondo me sta aspettando anche lei l’arrivo del Borly, son idee da psicopatica lo so, ma se tutti dicono che gli animali lo sentono, perchè non può esser così anche per le piante? Ho sempre pensato che quel tronco di pino di Thor aspettasse me, ad esempio, poi però si è sposato una che si chiama Pataky di cognome, cioè Pataky di nome e di fatto. E lì contro il destino di un nome non ci puoi far niente. Solo fare tante felicitazioni.

Buona nuova settimana carissimi.

Passo di Macarena da Borly.

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