“Perché sei scappato di casa, tesoro?”
“Dovevo farlo.”
“Non credi che sarebbe stato più semplice restare com’eri?”
Alzai la testa e la guardai negli occhi:
“Io sono sempre stato così”.
Ermafrodita. Quello che uno pensa siano solo le lumache, ad esempio.
Ma senza clamore e scandalo pruriginoso. La storia vista da chi lo é.
Con stile delicato e atraversando intere generazioni, Eugenides racconta la storia di Calliope, poi Cal con parole semplici alternate a termini medici che fanno del protagonista un caso, un mostro, un diverso. La sofferenza é dietro l’angolo, ma non é mai il primo piano del regista, prima di tutto ci sono sempre le sensazioni e i pensieri di Calliope, giovane essere umano accompagnato da un alone di mitologia.
Consigliato:
- a chi non ama gli scandali urlanti
- a chi apprezza le storie di diverse generazioni
- a chi non ha paura di 600 pagine
Sconsigliato:
- ai pruriginosi
- a chi crede di essere unico
- a chi non conosce almeno 3 personaggi della mitologia greca