Tutte noi sogniamo dichiarazioni d’amore uniche, complimenti in grado di stamparci un sorriso per una giornata intera. Non tutte amano i gioielli o le borse, ma i complimenti sono i complimenti. A me personalmente mettono addosso molto imbarazzo e ho difficoltà bibliche a rispondere uno stitico “grazie” o “troppo buono”, insomma..risposte insulse mannaggia. Quando poi me li fanno a voce, vorrei sotterrarmi insieme alle patate dell’orto di mio suocero.
Ma sabato scorso un certo Andrea mi ha guardato, sorriso e mi ha detto SEI PROPRIO BELLA COME PLATINETTE. Platinette, esatto. Circa 2 mesi fa mi aveva detto che gli ricordavo la FIGLIA DI FANTOZZI. Quindi credo di aver fatto GROSSI progressi. Probabilmente la dieta non sta funzionando.
Di sicuro non era il trucco in eccesso dato che indossavo una cuffia a coccinella. Ogni tanto mi mette la mano sulla pancia chiedendomi se sono incinta e quando glirispondo che in realtà mangio solo come un silos, si mette a ridere e mi dice HAI ANCHE IL SEDERE GROSSO!
Andrea passa sempre il folletto e si ricorda che tutti i sabati mangio da mia mamma e lascio il gatto a casa. E lo vedo una volta a settimana. Ed è considerato come uno a cui manca qualche venerdì. Beh, vi dirò che ci sono amici che mi conoscono da anni e mi invitano a cena offrendomi la peperonata. Grr. Anche i muri di casa mia sanno che odio i peperoni. E i miei amici voi li chiamereste “normali”.
Ho conosciuto Andrea in piscina, con Acquamondo (http://www.acquamondo.org/) e non vorrei queste parole sembrassero di propaganda, mi basta le recepiate come testimonianza. Siamo più o meno tutti a coppie, fatta eccezione per qualche terzetto e la squadra di nuotatori esperti dove c’è Michele che fa dei tuffi di testa da standing ovation. Difficile descrivere che tipo di disabili ci sono; con leggerezza diciamo che ce n’è per tutti: urlatori folli, ciondolanti affascinanti, storti da sobri, uomini sirena, paperotti col culotto. Vi sembrerà paradossale, ma in acqua siamo tutti uguali e in alcuni casi non riconoscete subito al primo sguardo il “Tutor”, vi sfido.
La mia ballerina si chiama Sara e s’incazza come un furetto quando Andrea dalla corsia accanto ci chiama. S’incazza anche quando le dico -Andrea Pietro-, lei insiste con Andrea Peto…non so se si chiami davvero scoreggia di cognome… magari la prossima volta che mi tocca la pancia dico “Peto” e studio la sua reazione. La Saretta diventa una bestia quando ci interrompe. Interrompe é una parola che implica movimento. Io e la Saretta entriamo in acqua alle 12.00 e se tutto va bene cominciamo a fare la vasca nr 1 alle 12.20. Con lei ho imparato diverse abilità: prima tra tutte scampare all’ipotermia. Secondo: il tempismo è tutto. Lei sta ferma minuti interi e parte esattamente nel momento in cui arriva qualcun altro, un’ariete pronta al frontale. Incurante del pericolo.
Come Nadal lei ha i suoi gesti scaramantici, il Rafael si sistema i capelli dietro le orecchie e si toglie le mutande dal culo, la Saretta picchetta con l’indice su entrambe le lenti degli occhialini, si aggrappa al centro della corsia e dondola finché non decide che il momento é propizio. Il nostro record equivale a 8 vasche, 4 a stile con testa fuori e 4 a rana sul dorso. Senza contare gli scanigiamenti dal naso, gli sputacchi e gli stritolamenti di mano. Ci assomigliamo anche: a entrambe scoccia salutare il prossimo e a entrambe piace il viola. E rispondiamo male quando qualcuno ci sta sulle palle. Però lei la giustificano, mentre a me danno della stronza.
Nella vita è giusto aiutare e dare una mano quando si può. Non perché é un atto cristiano o perché davanti alla società bisogna apparire buoni. Lo si deve fare perché bisogna trattare gli altri come vorreste essere trattati voi. Semplice.
E piantatela di dire che non avete tempo, che non sapete come fare o chissà quale altra invenzione. Tutte balle. Ci sono un sacco di associazioni, eventi, battaglie per le quali combattere e diventare volontari. Trovate la vostra e metteteci la faccia, non semplicemente il portafoglio. Guardate negli occhi le persone con cui avete a che fare, probabilmente non saranno sempre simpatiche, ma di sicuro saranno sincere.
Fare del bene fa bene. E porta bene.
E ve lo sta dicendo una gnocca come Platinette. Col culo grosso.
Ma con la cuffia a coccinella.