Non é il mio primo post su queste Olimpiadi di Rio2016, lo so. E nel caso vi stia annoiando c’è sempre il blog di Justin Bieber, sappiatelo. Non mi offenderei se doveste abbandonarmi per lui. Mi chiederei al massimo “What do you meankia fai?”
Ma tralasciando queste quisquilie, applausoni e sorrisoni per il Niccolò Campriani, che essendomi simpatico chiamerò Nicco. Perchè lo sento amico. Ammetto la mia ignoranza sul suo sport: così a freddo sulle “tre posizioni” già mi ero impanicata, ma grazie ai fantastici commentatori, ho capito subito che anche io avrei potuto intuire quali fossero. Anche se nei miei filmini mentali mi veniva in mente solo “avanti, indietro, avanti avanti avanti”.
Io e il Nicco siamo coetanei ed entrambi siamo tiratori. In campi diversi chiaramente. Lui carabina, io di piadina. Perché le piadine senza glutine sono fresbee. Non a caso se la sua specialità é Carabina 3 posizioni, la mia é Cucina 3 postazioni: frigo+fornelli+sgabello. E come Nicco, devo impegnarmi in tutte e 3 le fasi per ottenere l’oro. L’OROlogio: più fame ho, meno tempo ci devo mettere a prepararmi qualcosa.
Dovessi seguire l’onda patetica di alcuni giornali dovrei mettermi a parlare degli addominali di Detti (un BRONZOdiriace) o delle natiche parlanti della svizzera Anouk Vergé-Dépré (che sembra una modella di Sports Illustrated – io gioco una volta l’anno a green volley e non c’è una foto dove non coli come un kebab). Io non sono ossessionata dalla forma fisica e ho ampie prove a mio favore, quindi non mi metterò a parlare della capigliatura di Nicco o del suo dentino a coniglietto, no.
Io voglio dar spazio a lui e alle sue prime reazioni alla medaglia d’oro. Per prima cosa ha pensato a lei: Petra Zublasing. Un gesto romanticissimo e io sono romantica e i romantici così mi romanticizzano ancora di più. Schifo un po’ le rose rosse e gli anelli, ma uno sbaciucchiamento con un campione olimpico che se ne infischia di ciò che ha intorno, beh, bravo Nico e grande Petra.
Avete sentito poi la prima “intervista a caldo”?
“Kamenskiy (il russo che era in testa prima dell’ultimo colpo, ndr) oggi è stato il migliore e forse ha sbagliato a tirare dopo di me. Il mormorio del pubblico lo avrà disturbato… E mi dispiace anche per il mio amico Matthew Emmons, che è fortissimo ma oggi ha avuto qualche problema”.
Un Signore. Un vero sportivo. Ha elogiato i suoi avversari, avversari che nello sport diventano tali solo durante la competizione. Quanto mi piacerebbe che tutto lo sport fosse così…così..altruista. Mica come quel simpaticone dell’atleta egiziano che non ha stretto la mano all’israeliano che lo aveva appena eliminato con un ippon. Altro che Ippon, uno Schiaffon gli avrei tirato. Da stamparlo contro il muro come un bassorilievo. Manco fosse un faraone. Tutanstominkion.
Complimenti Nico, hai tutta la mia stima.
Ora scusami, ma devo concentrarmi sulla finale della Tania, che parla in modo strano mangiandosi le erre, però é così elegante e leggiadra, una libellula in quella strana acqua paludosa della piscina di Rio. Magari da Rio a Rio si son sbagliati ed é quello delle Amazzoni.
Dalla carabina alla piscina!
Questa è l’olimpiade delle sorprese, per fortuna. Ci hanno fatto una capa tanta la Pellegrini e lo shampoo che sono contenta che vengano fuori altri talenti con egual competenza e minori manie di protagonismo. Bravo Nicco e bravi tutti 🙂
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e secondo me non sono ancora finite le sorprese 😀
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Un vero signore,l’intervista da incorniciare.
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