“C’è sempre più amore in chi rimane che in chi se ne va.”
A me il Gramellini piace. Ha una capacità di realizzare metafore che pochi hanno, metafore che accarezzano proprio. La tragicità e tristezza di questo romanzo rimangono dentro come lacrime non scese.
Io “Fai bei sogni” l’ho sempre scritto come messaggio della buonanotte, a chi non importa, ho sempre pensato fosse come un abbraccio.
Narra di vita, di morte, di speranza, di omissioni. Di mancanza e di assenza.
Consigliato:
- a chi crede che le parole servano come un abbraccio
- a chi ha l’animo triste, ma sorride comunque
- a chi dentro sa, ma fuori ancora non vede
Sconsigliato:
- ai disfattisti
- a chi non da peso alle parole
- a chi sa accontentarsi