Non so se voi abbiate un account facebook, ma nel caso in cui ne siate sprovvisti, ve lo dico io cosa vi chiede il social network in questi giorni: volete rivivere il vostro 2016 in 20 comodi secondi con palline che girano e foto che piovono? Ecco, Zuckerberg, lascia stare. Che di palle che girano in sto 2016 ne ho avute abbastanza, e se non foto, son piovute madonne, quindi grazie del pensiero, ma tienitelo.
Perché si sa, dicembre é un mese strano, dove tutti si affannano a comprare regali, far da mangiare e andare a mangiare in millemila cene: del gruppo di pilates, dei colleghi, del club delle ninfomani, del gruppo di spinning, del gruppo whatsapp contro la cellulite..insomma, ogni scusa è buona per mangiare. E mica insalatine. Dall’antipasto al dolce, passando da sorbetto, caffé, ammazzacaffé e dimenticalalineaediventauncerchio. Poi al primo stato su facebook “mamma mia rotolo”, io non posso che rispondervi (mentalmente -mi trattengo a fatica) “sì, lungo una scarpata”.
Io che me ne intendo più di bilancia che di bilanci, ho difficoltà a riassumere un intero anno, ma essendo l’ultimo dei 20’s mi sforzerò e vi dirò ciò che più mi ha segnato (e mi sta segnando tuttora) sia in positivo che in negativo – perchè vuole il caso, le due cose sono collegate. Non si possono scindere, per essere un po’ aulica.
Quando qualcuno vi dice “le persone non si finisce mai di conoscerle” e voi ruotate gli occhi al cielo pensando ecco, è arrivato il solito tuttologo di stocazzo, probabilmente sì, lo sta dicendo come intercalare per evitare silenzi imbarazzanti, ma AHIME’, è una verità sacrosanta. Vorrei potervi dire che ciò avviene soprattutto nel caso in cui una persona vi sembri pessima e in realtà dal nulla vi regali una parte della sua vincita al Superenalotto. Ma è più probabile che una persona che vi è sempre sembrata meravigliosa, in realtà sia stata una maschera (diciamo di cera, così potete scegliere colore e profumo) e vi lasci in mutande facendovi pure stare di merda. (La Merda).
A leccare le vostre ferite però, ci sono piccoli gesti quotidiani da parte di altre persone, amici, colleghi, vicini di corsia che non possono no rimarginare la pelle, ma sapranno abbellire la cicatrice con un po’ di abbronzatura, grazie al loro essere raggi di sole. Raggi di sole perchè magari non ci sono sempre, ma quando sono presenti, li senti. E ti scaldano: cuore, anima e pensieri. E La Merda sembra più leggera. E ogni volta che avverto questa leggerezza, dentro di me parte in automatico:
Quando il cuore senza un pezzo
il suo ritmo prenderà
quando l’aria che fa il giro
i tuoi polmoni beccherà
quando questa merda intorno
sempre merda resterà
riconoscerai l’odore
perché questa è la realtà – (…)sopra il giorno di dolore che uno ha.seguito da un lunghissimo TURURU TURURU TURURURURURU
e sorrido. Perché urlare aiuta, ma anche cantare.
Di merda ne vedo ogni giorno, dalla cassetta del mio gatto Bacco al pollaio di Rosita, Bandera, Berta e Inzupposa. Ho anche una naturale regolarità senza bifidus, se devo precisare anche il mio stato di merda. Feci ne faccio, senza strafare. Però certe merde non me le sarei mai aspettate, perchè ho sempre pensato possa capitare di pestarle o di incontrarle, ma ho sempre avuto la presunzione di saperle riconoscere. Ma a sto giro, Priscilla ha toppato. E alla grande. (e per chi si chiede “come mai ti firmi Priscilla se ti chiami Sara?” – questa è un’altra storia e saprò raccontarvela solo quando la merda tornerà lettiera vuota.)
Tra bilancio e bilancia io preferisco comunque la bilancia: almeno quella é stronza sempre, mai una volta che mi dica qualcosa di buono, ma almeno ha l’onestà dalla sua. Che poi io l’abbia comprata da due anni, ma non l’abbia mai usata, beh, è perchè sono timida e faccio fatica a fare amicizia.
Magari nel 2017 di vediamo Bilancia, verso la fine però…così se sarai troppo stronza, almeno avrò la scusa del pandoro.
Quello da 10 euro, perchè senza glutine.
Bellissima descrizione di pesi bilanciati e non…mi hai fatto sorridere 🙂
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missione riuscita allora 😀
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