“E, comunque, sappiatelo: mi rifiuto di credere di avere l’età che ho. Per dirla con OScar Wilde, trentacinque sono gli anni perfetti per una donna, tanto che molte di noi hanno deciso di averli per tutta la vita.”
Son libri che mettono addosso speranza. Speranza che lo stragnocco di turno punti il mirino proprio verso di noi. E che, ovviamente, sia dolce, muscoloso, imprevedibile, bravo a letto, bravo nei congiuntivi, bravo nel sushi, insomma su misura come un vestito. E che sia bravo anche a toglierli, chiaro.
Bridget è 50enne, ahimè. Ma sempre in pista. Con 2 figli, un marito morto, amici sopra le righe e fatti di strisce. L’oscillare dell’ago della bilancia non la spaventa e a me piace proprio per quello. Incurante del mondo esterno, lei vuol stare bene con sè stessa. E ci prova un po’ in tutti i modi. Barcamenarsi tra strilla, attacchi di virus intestinali e un toy-boy che non arriverà alla fine, non è facile. Ma la fa sentire viva.
Accettare che alcuni boys non sono fatti per la nostra vita, ma solo per qualche capitolo, è un grande insegnamento. Che non apprendiamo mai.
Consigliato:
- a chi la bilancia la sfida senza paura
- a chi ride di sè, anche da sola per strada
- alle 50enni con toy-boy
Sconsigliato:
- a chi pensa che le strisce e l’alcol non siano una soluzione
- a chi cammina solo sui tacchi
- a chi si lamenta del cane del vicino
Ciao, ti ho nominata per il Liebster Award 😉
Qui il link: https://elledilibri.wordpress.com/2016/07/07/liebster-award/
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sembra complicato, ma ci provo – intanto grazie 🙂
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Figurati 🙂 è una cosa da fare un po’ a tempo perso, serve a dare visibilità ai blog nati da poco e per conoscere nuova gente 🙂
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❤
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