Gli venne in mente che Guerrieri gli aveva consigliato un libro, Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta. Ci aveva trovato una frase che lo aveva colpito moltissimo: “Alcune cose ci sfuggono perché sono così impercettibili che le trascuriamo. Ma altre non le vediamo proprio perché sono enormi”.
Ho sempre schifato i gialli perchè sono troppo difficili da seguire per il mio animo romantico. Riesco a ricordarmi tutti i mariti/amanti/figli di Brooke di Beautiful. Ma non chiedetemi di collegare indizi o prove, perchè proprio nebbia fitta in Val Padana.
Vi dirò che questo romanzetto breve e succinto di Carofiglio, però, non mi ha fatto schifo. Non lo rileggerei, sia chiaro, ma è stata una lettura piacevole – ovviamente io non avevo capito chi fosse il vero colpevole (nonostante tutte le recensioni dicono fosse scontato), ma per la mia teoria “bisogna provare a leggere di tutto”, va più che bene.
Per un altro annetto abbondante basta gialli, quindi.
Consigliato:
- a chi capisce tutto subito
- ai fan dei polizieschi nostrani
- alle mogli dei marescialli
Sconsigliato:
- ai fan dei thriller americani con nomi d’autori d’impatto
- a chi non ama i carabinieri
- a chi non sa mettere insieme i pezzi di un puzzle