FELTRI E PUNTERUOLO

Se Feltri fosse solo il plurale di feltro, sarebbe uno strumento utile e una semplice stoffa. Purtroppo con Feltri, oggi nello specifico, mi viene in mente solo un ex giornalista (“dimessosi” quest’anno), direttore per diversi anni di diversi giornali, che più che dire cagate epocali non fa. Nell’apprendere che addirittura siamo nati lo stesso giorno, mi sono ufficialmente convinta del fatto che i segni zodiacali non vanno mai tatuati nè troppo osannati. Potrei elencarvi delle sue citazioni, ma le lascerò alla fine, perchè quello si merita, il fondo più totale. Nel suo caso non vale nè la regola “rispetto per gli anziani”, nè “col tempo si migliora”. Con lui basterebbe attenersi al “se non hai niente di intelligente da dire, stai zitto”.

Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Perchè il 25 novembre? Per commemorare e non dimenticare il brutale assassinio delle 3 sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie (cercatevi la storia, che fa sempre bene il sapere). Conosciute anche come Mariposas, farfalle in cerca di libertà. Ora come allora, di scarafaggi e vermi ne è pieno il sottosuolo, ma ahinoi – pure il soprasuolo. E violenza non è solo picchiare, stuprare e uccidere; ma anche colpevolizzare certi atteggiamenti.

Per farla brevissima, la cronaca odierna racconta di un imprenditore che stuprava ragazze, con un modus operandi ripetuto e sicuramente perfezionato nel tempo. Droga, magari alcol e un buttafuori alla porta della sua camera da letto. Che fosse per me andrebbe indagato pure lui.

Per qualcuno “Quanto alla povera Michela, mi domando: entrando nella camera da letto dell’abbiente ospite cosa pensava di andare a fare, a recitare il rosario?”. “Sarebbe stato meglio rimanere alla larga da costui (…). Concediamole attenuanti generiche, ai suoi genitori tiriamo le orecchie” – Sig. Feltri, se ai genitori della provera Michela dovremmo tirare le orecchie, a lei dovremmo tirare una palata di colla, per non far uscire dalla sua bocca certi pensieri. Lei ha ben 3 figlie femmine e mi domando: nel caso in cui andassero ad una festa, venisse magari loro aggiunta una potente droga nel drink e si svegliassero con 60 giorni di prognosi in ospedale, mi dica: potrei venire da lei a tirarle le orecchie? Perchè vede, io posso bere fino a cadere per terra, drogarmi fino a vedere gli unicorni, mettermi una minigonna ascellare e addirittura mettermi smalto e rossetto di colore rosso, ma se dico di no, non c’è nulla di consensuale. E se io sono priva di sensi impossibilitata a fuggire, non si tratta di tacito assenso.

Ho due figlie femmine alle quali non darò istruzioni sul quanto lunga dev’essere una gonna per esser decorosa o quanto poco dev’esser scollata una maglietta per non farsi guardar negli occhi. Non esiste il “se l’è cercata”, come il non esiste “l’ha uccisa perchè l’amava”. Chi stupra, chi tortura, chi uccide, sono criminali, punto. Pazienza se hai fondato una piattaforma web o se la tua massima impresa sia stata centrare il cesso durante una pisciata, sei un delinquente e come tale, ti meriti la galera. E no, amico, non fare tu il finto ingenuo che “sotto effetto di droghe non sono me stesso e non mi rendo conto di ciò che faccio”. L’assunzione di droghe non è un’attenuante, figliolo. Anzi. E così, inter nos, se metti un bodyguard fuori dalla camera da letto, dubito tu abbia paura entrino i fantasmi mentre fai dolci sonni.

Finchè la mentalità patriarcale alla Feltri non sarà sostituita da sonori punteruoli, si continuerà sulla strada sbagliata. Non so se avrò mai figli maschi da educare in tal senso, ma di sicuro non accuserò mai una femmina di esser stata stuprata. Mia figlia o mia sconosciuta che sia.

Dicono che Genovese sia andato avanti tutta la notte a violentare Michela, (…). Dopo che hai penetrato la fanciulla non sei soddisfatto? Nossignori. Vai avanti a farlo fino all’alba. Ammazza che forza. Sei un uomo o un riccio?“ Tra le perle.

E per essere chiare, il problema non é Feltri, non da solo. Il problema è che questi pensieri e parole nascono ed esistono nella testa di molti, anche in alcune donne purtroppo; rendendo il carnefice vittima e viceversa, a seconda della situazione.

E questo fa schifo.

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