Non so chi abbia inventato il detto “il mattino ha l’oro in bocca”. Io al mattino ho solo un alito abbattiscurbatt e a volte un rivolino di bava essiccato sull’angolo destro della bocca.
Ultimamente poi, ogni mattina quando apro gli occhi, li alzo già verso il cielo perchè so già cosa mi aspetta in fondo al mio cinquepassiinceramica. I migli verdi erano finiti.
Nel percorso dalla camera al soggiorno sciorino mentalmente ogni possibile forma di autocontrollo mentale:
- le cose importanti sono altre: ho la salute (che in questo periodo da gravida di 8 mesi in estate equivale alla costante sensazione di due suini appesi ai polpacci)
- ho una casa di proprietà (un po’ mia e un po’ della banca, solo che io pago e la banca continua a farmi pagare pure sul conto del mutuo)
- ho un compagno che mi aiuta (a fare una cosa alla volta, perchè il multitasking maschile non é contemplato, cioè, non può giocare con la bambina e mettere a posto i giochi, no..eh scusa, se sta giocando mica li può metter via!)
Poi però mi affaccio dall’alto del gradino e li vedo. Ovunque. Da dentro la tenda circo dell’Ikea alla penisola della cucina. Da sotto il divano a sopra le sedie. Da dietro le tende a davanti la televisione. I resti del centro di Zurigo dopo il passaggio della Street Parade. Triceratopi con omini Lego sul tappeto, frutta e verdura morbidosi incastrati nel divano, borracce a mo’ di cascate del Niagara penzolanti ormai vuote sul tavolo. Persino un antipatico suricato che mi buca una chiappa quando mi siedo, già stanca, per fare colazione.
E cerco conforto. In una parolaccia nuova (che non posso gridare sennò sveglio tutti), in una pizza salsiccia e zola (che non posso cuocere perchè con la fascia elettrica bioOraria mi prendo pure il cazziatone), in una magia che mi faccia sbattere le palpebre e ritrovare tutto perfetto.
Ma come canta la Pausini… E INVECE NOOOOOOOOOOO. Anzi, ho pure le mie robe della colazione da metter in lavastoviglie.
Ma tanto cosa mi lamento a fare? Non sto mica lavorando. Perchè solo le lavoratrici possono lamentarsi, le “mamme h24” o anche solo “temporaneamente mamme h24” se la sono cercata, no?
Ho una lista in testa e cartacea di circa 51 cose da fare, più ne depenno più se ne aggiungono altre, non capisco come sia possibile, ma forse qualcuna di voi sa spiegarmi questo sortilegio.
Nel frattempo non posso far altro che augurarvi una buona settimana e sperare nel vostro conforto. E se avete nuove parolacce creative per me, sono tutta orecchi. E a sto giro pure orecchini, visto che nonna e zia me li hanno regalati per il compleanno.
E da Zurigo centrodicuraperesaurimento é tutto.